Le donne sono per me, un universo di colori e fantasia.
Amo osservarle e cercare di rappresentarle andando oltre la semplice ritrattistica e al di là degli stereotipi.
La mia donna è sempre in movimento, è divertente, autocritica, forte, consapevole e capace di esprimere la sua pienezza in ogni momento della vita.
La maternità, scelta tra altri come periodo cruciale e spartiacque della vita, può essere vissuta e ripensata fuori dalle raffigurazioni tradizionali. Una futura mamma può esprimere tutta la sua bellezza, la sua voglia di vivere e di dare la vita, giocando col suo corpo e con la luce.
Alla maternità è legato anche l'atto del nutrire e per questo, mantenendo una linea ironica, mi piace pensare al latte come primo alimento e, successivamente, ai prodotti della terra. Le verdure e gli ortaggi si fanno set vivo per ospitare una donna in erba che interagisce con lo spazio circostante, si nutre agguantando quanto ha intorno e, da sola, si narra.
Pensando a una donna vincente che adopera i simboli del successo e del potere per privarli di valore, schiacciarli e affermare la propria forza, è nato il progetto SCACCOMATTO.
Il mio intento non è solo quello di rappresentare il potere della donna nella società di oggi, ma anche di offrire un'immagine simbolo che possa entrare in ogni casa per ricordare quotidianamente che la battaglia contro la violenza di genere è possibile.
Se discutere di violenza sulle donne è uno dei veicoli per tentare di arginare il fenomeno, io lascio che a parlare sia la mia fotografia.
Non sono un reporter e non penso di dover documentare quello che, purtroppo, accade ogni giorno alle donne, piuttosto, mi piacerebbe che SCACCOMATTO facesse riflettere, aprisse una possibilità di dibattito anche e, infine, arricchisse di un ulteriore tassello il mosaico di rappresentazioni al femminile che costituiscono il mio personale omaggio alla donna.
Amo osservarle e cercare di rappresentarle andando oltre la semplice ritrattistica e al di là degli stereotipi.
La mia donna è sempre in movimento, è divertente, autocritica, forte, consapevole e capace di esprimere la sua pienezza in ogni momento della vita.
La maternità, scelta tra altri come periodo cruciale e spartiacque della vita, può essere vissuta e ripensata fuori dalle raffigurazioni tradizionali. Una futura mamma può esprimere tutta la sua bellezza, la sua voglia di vivere e di dare la vita, giocando col suo corpo e con la luce.
Alla maternità è legato anche l'atto del nutrire e per questo, mantenendo una linea ironica, mi piace pensare al latte come primo alimento e, successivamente, ai prodotti della terra. Le verdure e gli ortaggi si fanno set vivo per ospitare una donna in erba che interagisce con lo spazio circostante, si nutre agguantando quanto ha intorno e, da sola, si narra.
Pensando a una donna vincente che adopera i simboli del successo e del potere per privarli di valore, schiacciarli e affermare la propria forza, è nato il progetto SCACCOMATTO.
Il mio intento non è solo quello di rappresentare il potere della donna nella società di oggi, ma anche di offrire un'immagine simbolo che possa entrare in ogni casa per ricordare quotidianamente che la battaglia contro la violenza di genere è possibile.
Se discutere di violenza sulle donne è uno dei veicoli per tentare di arginare il fenomeno, io lascio che a parlare sia la mia fotografia.
Non sono un reporter e non penso di dover documentare quello che, purtroppo, accade ogni giorno alle donne, piuttosto, mi piacerebbe che SCACCOMATTO facesse riflettere, aprisse una possibilità di dibattito anche e, infine, arricchisse di un ulteriore tassello il mosaico di rappresentazioni al femminile che costituiscono il mio personale omaggio alla donna.