Pensando a una donna vincente che adopera i simboli del successo e del potere per privarli di valore, schiacciarli e affermare la propria forza, è nato il progetto Scaccomatto. Il mio intento non è solo quello di rappresentare il potere della donna nella società di oggi, ma anche di offrire un'immagine simbolo che possa entrare in ogni casa per ricordare quotidianamente che la battaglia contro la violenza di genere è possibile. Se discutere di violenza sulle donne è uno dei veicoli per tentare di arginare il fenomeno, io lascio che a parlare sia la mia fotografia. Non sono un reporter e non penso di dover documentare quello che, purtroppo, accade ogni giorno alle donne, piuttosto, mi piacerebbe che SCACCOMATTO facesse riflettere, aprisse una possibilità di dibattito anche e, infine, arricchisse di un ulteriore tassello il mosaico di rappresentazioni al femminile che costituiscono il mio personale omaggio alla donna. L'incontro con la scrittrice Emanuela E. Abbadessa, ha stimolato in me nuove riflessioni. Così ho dato vita a una seconda immagine iconica parallela e simmetricamente opposta alla prima versione e con entrambe dare vita a un'istallazione intorno alla quale creare un evento che accosti immagine e narrazione, da portare prioritariamente nelle realtà nazionali che si occupano di tutela, salvaguardia e soccorso delle donne vittime di violenza.