Questo lavoro, tratta le stragi accadute nel 1980, con l’abbattimento tra l’isola di Ponza e l’isola di Ustica, di un aereo civile DC9 siglato IH870 della compagnia aerea ITAVIA, con tratta Bologna/Palermo e della strage di un traghetto passeggeri dal nome Moby Prince della compagnia navale NAVARMA con tratta Livorno/Olbia, avvenuto nella rada del porto di Livorno nel 1991.
Essendo da tanti anni appassionato di queste due vicende, purtroppo piene di misteri e muri di gomma sulla verità e riguardo le dinamiche di quanto e in che modo sia successo, ho deciso di creare un nuovo progetto artistico di denuncia sociale, in memoria di tutte le vittime e di una compagnia aerea, innocente di quanto accaduto, fatta fallire usandola come capro espiatorio, anche per far riflettere sull’assenza di sicurezza da parte dello Stato, ai soccorsi mai effettuati in tempi stretti, in particolar modo a Livorno, quando tutti avevano davanti ai loro occhi quello che stava accadendo.
Il significato del titolo “Le verità a terra” tratta le tre vie di trasporto o spostamento veicoli,
aria, mare e terra, quest’ultima è il contenitore della verità, in qualche archivio segreto di Stato, in qualche cassetto o cassaforte ovviamente sulla terra ferma di questo o di altri paesi.
Essendo da tanti anni appassionato di queste due vicende, purtroppo piene di misteri e muri di gomma sulla verità e riguardo le dinamiche di quanto e in che modo sia successo, ho deciso di creare un nuovo progetto artistico di denuncia sociale, in memoria di tutte le vittime e di una compagnia aerea, innocente di quanto accaduto, fatta fallire usandola come capro espiatorio, anche per far riflettere sull’assenza di sicurezza da parte dello Stato, ai soccorsi mai effettuati in tempi stretti, in particolar modo a Livorno, quando tutti avevano davanti ai loro occhi quello che stava accadendo.
Il significato del titolo “Le verità a terra” tratta le tre vie di trasporto o spostamento veicoli,
aria, mare e terra, quest’ultima è il contenitore della verità, in qualche archivio segreto di Stato, in qualche cassetto o cassaforte ovviamente sulla terra ferma di questo o di altri paesi.
L’idea è stata quella di realizzare un’opera da donare alle associazioni vittime, in memoria delle stragi, composta dai soggetti in questione (aereo e nave passeggeri) completamente rivisitati dal punto di vista estetico, fatti fare come da progetto artigianalmente da Matteo Simoni, un mio stimato collaboratore che realizza scenografie e costumi, un modellino di 1mt.q di DC9 e il traghetto Moby Prince di circa 2mt ambedue rivestiti completamente di miniature di tutte le prime pagine dei giornali dell’epoca e con particolari che ricordano livree dei mezzi, fotografati in location reali e non artificiali, scatti realizzati con le luci degli stessi orari, poco prima che avvenissero i tragici fatti, tutto questo per rendere più realistico possibile gli ultimi attimi di quelle vicende, incorniciati poi, su supporti creati artigianalmente come pezzi unici, raffiguranti parti riesumate del relitto di ognuno dei due mezzi civili, con a bordo un totale di 221 innocenti.